« Like a moth, fluttering toward a flame. »
CITAZIONE
Mi tuffo nel sole, felice come non son mai stato prima. Il contatto con quella superficie mi brucia, mi congela, mi fa a pezzi e guarisce ogni male. Gli artigli di sangue non stringono nulla perché non c'è nulla da stringere ma solo un mare in cui sprofondare. E' vuoto e forse dovrei esserne deluso, ma non è così. La mente non si spacca, non è come avevo immaginato. Ma il cuore ruggisce. Per un attimo rivedo tutto: l'Uomo in Nero che stringe la mia mano, mi accompagna sul sentiero oscuro, alza un artiglio da cui cola il sangue di un universo. Il mio sguardo lo segue e la vedo, al di la della luce e delle menzogne, la Verità che brulica e si contorce, gioiosa come un verme che ha trovato una carcassa da dilaniare. Urlai e forse urlo anche adesso, ma tanto non c'è nessuno ad ascoltarmi, solo occhi che mi leggono, orecchie che non possono sentire. E' come esser liberato una seconda volta e non è vero quel che dicono, il primo bacio non toglie un briciolo della bellezza di quelli che vengon dopo.
TOC.
C'è qualcosa. Ci picchio una fronte che non esiste, vi poggio mani che non ricordavo d'avere. Spingo ma rimane li dov'è, duro e freddo come una lastra di vetro. Lacrime di sangue sgorgano dai miei occhi: non sono libero. Non lo sarò mai.
Vedo il rettangolo e vedo la scritta, c'è il mio nome li. Per un attimo vedo anche oltre. Una tastiera, delle mani che vi scorrono sopra. Battono sui tasti. Scrivono.
Non ricorderò un cazzo di tutto questo, ma lo penso abbastanza intensamente da imprimermelo nelle sinapsi come un messaggio inciso sul cranio: quelle mani... LE VOGLIO ANCH'IO.