[QUEST] Dio degli Uomini: Prologo - Seth Gillespie

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    Le forze del bene hanno cannato e andare tutti a farvi fottere.

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    Cimitero di Mallet Town, birreria abusiva nell' ipogeo 6. Inizialmente si era pensato ai peggiori bar de Caracas, ma i peggiori bar de Caracas non si sono dimostrati abbastanza sudici e malfrequentati e allora questa storia avrà inizio in una bettola alla periferia, durante una notte cosí fredda da congelare i polmoni se solo provi ad inspirare. Uno di quei luoghi neutrali in cui uomini e demoni possono smettere per una notte di farsi la guerra e appianare ogni divergenza di fronte a un bicchiere e la propria disperazione, alla faccia dei centri di integrazione. Le cameriere girano tra i tavoli con una rivoltella nascosta sotto il grembiule e da quando é entrato Seth ha gia assistito a dodici accoltellamenti.
    É entrato trenta secondi fa.
    Ha preso posto vicino all' uscio che da sul privé - anche se a guardarlo gli ha dato piú l' impressione di un cesso chimico, una porta blu e plasticosa con la vernice graffiata e i sigilli della polizia ancora attaccati - trascinando uno sgabello attraverso i lamenti della marmaglia, le confessioni indotte dall' alcool e gli sguardi allucinati di un gruppo di cacciatori di taglie. Sul piano fisico il locale puzza di vomito e birra, di sudore e troppi corpi stretti assieme nello stesso spazio. In quello onirico, l' odore di sperma e lacrime gli sta bruciando i centri della telepatia, ammesso che abbia davvero qualcosa del genere. In una diversa occasione avrebbe gia fatto retrofront e se ne sarebbe tornato a fare l' eremita di fronte alla PSOne, ma non puó non godersi lo spettacolo. Al diavolo il progresso e i grattacieli, questa é l' umanità che ha sempre conosciuto e amato:
    "Hah."
    Ecco, adesso vorrebbe qualcuno a chiedergli cos' ha da ridere. Solo per rispondergli che non capirebbe.
    Dietro la porta della scena del crimine, Morgana inarca la schiena e finge l' estasi mistica mentre cavalca Mr. Kavest. Nessuno farà domande qui e i resoconti delle loro riunioni d' affari non giungeranno mai alla Signora Kavest, santissima signora che ha sposato il marito per la sensibilità e l' impegno sociale, nessun dubbio a riguardo. E sicuramente é solo colpa sua se dopo dieci anni e due gravidanze non ha piú la fica di un tempo.
    Non che i fotografi non ci abbiano provato. É solo che risulta difficile immortalare una tresca quando ti hanno ficcato il teleobiettivo giú per la gola e anche se in un primo momento la cosa gli era parsa divertente ( "Uh, vedoilpancreas! SorridiCheese!" ) si é sgasato in fretta quando ha capito che nessuna mostra avebbe ospitato i suoi scatti. O per un altro motivo a caso, non lo sa. Sa solo che lo sciacquabudella sa di ammoniaca ma ehy, é gratis e finché l' Uomo da dieci miliardi di orbs paga tutto si sente addosso il dovere di contribuire all' economia americana spendendo come se non ci fosse un domani. Tanto non ha di meglio da fare, sbarazzati dei ficcanaso e assicura una via d' uscita" sono i suoi unici compiti e certo, nessuno si é mica preoccupato di come dovrebbe occupare il tempo nell' attesa del coito che porrà fine al meeting. Gli avessero dato un libro, un cubo di Rubik, un game boy... qualcosa, pure una sedia con le rotelline che almeno si sarebbe divertito a fare avanti e indietro per il retro del locale.
    In realtà potrebbe aprire un portale ed uscire per un po' di vita sociale. Crede. Boh. Non ha un motivo preciso per restare inchiodato qui, ma non é che ce ne sia uno che lo spinga ad andarsene. Sarà perché fuori la bruma é pesante e il vento piú che soffiare sta prendendo a schiaffi i passanti, sarà che non ha davvero voglia di fare qualcosa. Le stufe a gas buttate lungo i muri hanno creato una cappa di calore sufficiente a soffocare la sua voglia di muoversi, pazienza, starsene a rimuginare é comunque un passatempo. Sbadiglia e tira su col naso, sollevando il bicchiere vuoto. La cameriera non é malaccio, caschetto castano e un sacco di lentiggini. E quando lui le porge mezzo chilo di orbs arrotolati solleva perplessa un bellissimo sopracciglio tatuato:
    "Non ho resto, spiacente."
    "Uhm..." ora che ci pensa, quante banconote ci saranno? Non ricorda nemmeno se le ha contate, "... il resto é mancia. Credo sia tipo un record mondiale."
    "Signore?"
    É una brava ragazza. Dentro di lei sente l' odore della responsabilità e ha la voce un po' insicura, probabilmente é qui per pagarsi gli studi o le cure alla nonna malata, robe cosí. Non é dell' umore adatto per esplorare il suo cervello, trova gia abbastanza fastidiosi i residui psichici che girano per i tavoli.
    C' é un tizio calvo al bancone. Jen gli ha detto che vuole sposarlo, ma non riesce a confessarle che scopa con sua figlia.
    ...Ooooh..
    C' é un demone semisvenuto sul tavolo. La famiglia umana che lo aveva adottato gli ha intimato di andarsene appena ha scoperto cosa fosse. Non era colpa sua, non lo sapeva neanche lui fino a stamattina.
    ... oh Umanità. Ti adoro.
    "... allora riempimi il bicchiere finché non siamo alla pari."
    Dallo sguardo che riceve é chiaro che non basterà tutto l' alcool del quartiere per mettersi in pari, ma che importa? Potrebbe anche essere tutto quello del mondo, non basterebbe neppure a fargli girare leggermente la testa e la cosa piú simile a una sbronza che riuscirà mai a provare é questo caldo che gli offusca i pensieri, anche contando le pillole di umanità che ha preso. Sono servite giusto a levargli coda e artigli, ma l' istinto del predatore é sempre lí a tenerlo lucido, a osservare le masse di carne in cerca del membro piú debole del branco. Si abbandona con la schiena lungo la parete, stiracchiandosi come un gatto. Fuori il vento ulula, i vetri delle finestre tremano, ma stanotte non sente odore di pioggia. Prova a canticchiare qualcosa mentre ascolta Mr. Kavest bersi il finto orgasmo di Morgana, ma si annoia subito anche di questo e quindi nulla, resta fermo a seguire il libero naufragare dei suoi pensieri, mentre le braccia di Nonna Scazzo lo cullano con affetto...

    Edited by r a v - 1/3/2015, 18:22
     
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    Fai due di tutto, bellezza.
    Una figura comparve tra il luz e la cameriera, mentre quest'ultima stava per girare i tacchi e tornare al bancone - a cercare un secchio abbastanza capiente da offrire una quantità d'alcol proporzionata alla cifra assurda che aveva appena incassato. Una figura stilosa ben nota al sacco di pulci che corrispondeva al nome di Seth, seguita dall'ondata di gelo proveniente dalla porta spalancata sulla tempestosa notte di Mallet Town e che, grazie al proprio occhiolino, riuscì a strappare un sorriso alla ragazzina. Forse perchè era il primo a flirtare con lei senza rischiare di vomitarle addosso e senza portare chiari segni di malattie demoniache sessualmente trasmissibili (di quelle su cui avevano anche fatto una puntata di south park) da chissà quanto tempo, forse perchè l'amicizia con quel tizio carino e ben vestito - anche se onestamente un po tappo - rendeva il luz, ed il mucchio di soldi che le aveva appena allungato, un po meno sospetti. Quanto bastava perlomeno per ignorare i campanelli d'allarme ed infilarsene la maggior parte in tasca, prima di annuire alla richiesta del secondo ragazzo e filare via.
    Artigli e coda li hai lasciati a casa?
    Boide si mise a suo agio, togliendosi un pesante giubbotto grigio dall'aria costosa e chiudendo l'uscio del locale con un'occhiata. Recuperò una sedia - se così si poteva definire il monumento a scomodità e sporcizia che in quella bettola spacciavano come tale - e ci si lasciò cadere, abbandonando la giacca sullo schienale.
    O sono loro che se la stanno spassando con la squinzia al piano di sopra?
    Una piccola spinta e si ritrovò a dondolare sulle gambe posteriori della sedia, portando i piedi incrociati sul tavolo che lo separava dal pennuto onirico. Una breve occhiata attraverso muri e soffitto gli permise di sbirciare ancora una volta il deprecabile atto che stava consumandosi qualche metro più in la e qualche altro più in su, prima di tornare a porre la sua attenzione su Seth con uno sguardo tra il dubbioso ed il divertito.
    Ma che cazzo ci faceva Boide in quel buco schifoso? Non indossava il sombrero cerimoniale, dunque era improbabile che fosse già ubriaco. Centrava qualcosa con l'esimio signor Kavest, intento a rimbalzare sui rotolini di Morgana al piano di sopra? O la situazione non era altro che un'ennesima manifestazione dello strano, inspiegabile fenomeno che impediva, da sempre, a qualsiasi cacciatore di starsene per i fatti suoi senza incappare "per caso" in qualche collega?
     
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    Era sicuramente colpa dell' alcool, elemento arcano dotato di una forza gravitazionale a cui nessun Cacciatore per quanto potente era in grado di sottrarsi! O almeno fu questa risposta a balenare nella testa di Seth, risposta a una domanda che un vecchio collega aveva fatto mesi, forse anni prima. Forse solo ieri. Non riusciva a ricordare, tenere il conto del tempo che passa sarebbe stata per sempre un' impresa troppo ardua per lui:
    "Nah..." il suo timbro vocale non aveva la solita nota gutturale e alle sue stesse orecchie suonava troppo alieno, troppo sbagliato. Ma probabilmente il suo cervello si trovava a provare certe cose nel tentativo di non spegnersi per la noia, "Volevo sapere cosa si prova ad andare in giro senza. Proprio un bello schifo, tra parentesi." concluse, sfregando la schiena contro il muro nella perfetta imitazione di un gatto che cerca un appoggio su cui appisolarsi. Niente battute strane o Hmph in si bemolle, probabilmente gli assaggi di umanità atrofizzavano l' umorismo insieme a zanne e artigli. A pensarci, Morgana poteva averlo fatto apposta:
    "Comunque..." comunque nulla, lasció solo tre puntini sospensivi a quella discussione appena iniziata, dimenticandosi giusto un secondo dopo di quello che stava per dire ( una frase importantissima sicuramente, come tutte le cose che non riusciva a tenere a mente ) per spostare la sua attenzione alla cameriera ritornata di gran carriera. Servizio velocissimo, complimenti:
    "Sai, in questi due minuti ho viaggiato alla ricerca di me stesso ed ho promesso che saró una persona migliore."
    "Signore?"
    Ma in quel momento il palmo umano del luz era sollevato ad imporre il silenzio a quella cameriera così sfacciata da interferire con i suoi sproloqui. Che a Sanctuary una serva del genere sarebbe gia stata stuprata per punizione di fronte ai figli:
    "Ho intenzione di nutrirmi solo con ciò che mi offre la Madre Terra. Portami un' acqua e menta."
    Ma due minuti fa non aveva mica pensato di lasciarla in pace? No aspetta, erano due anni o giu di lì aaaaahfanculo, era troppo annoiato per essere coerente con ció che pensava. Acqua & Menta, sguattera. Solo mentre la poveretta si allontanava per quella che temeva essere una lunga serata, Seth si scompose dal suo cipiglio serio per sgranchirsi la gola in un Guhguhguh che nel traduttore Seth-Gente normale ci segnalano essere una specie di risata:
    "Al prossimo giro le dico che sono melariano e non berró mai della menta innocente... per tutta la notte deve fare avanti e indietro." oh beh, almeno si accontentava di poco... o era solo perché non vedeva passatempi migliori nei paraggi?
     
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    Normalmente, Boide si sarebbe messo a ridere ed a sfotterlo. Stavolta, invece, si limitò ad alzare un sopracciglio e produrre un sorriso a metà tra l'incredulo e l'impietosito. C'era qualcosa di strano: da quando era entrato non aveva ancora importunato - non seriamente, perlomeno - ne la cameriera ne nessuna delle altre poche donzelle presenti nel locale, non aveva ancora attaccato briga con nessuno dei gentiluomini sparsi in giro e non aveva ancora insultato Seth. E decisamente non era nemmeno da lui visitare merdai simili solo per andare a trovare un amico.
    Potevi almeno farle lasciare il mio, eh...
    Un'occhiata al paio di notevoli chiappe della cameriera mentre questa se ne andava, tornando indispettita verso il bancone, poi la sua attenzione tornò al Luz. Tolse le gambe dal tavolo e vi poggiò i gomiti mentre le gambe anteriori della sedia picchiavano pesantemente al suolo, ed indicò il Luz con un pollice.
    Senti, andiamocene da qui. E' così noioso che inizierei a prenderti a schiaffi giusto per aver qualcosa da fare, e pure il tuo presunto lavoro lo stai facendo di merda.
    Un piccolo ghigno si accese sul suo volto, e con un cenno del capo indicò nuovamente la camera in cui l'uomo più ricco di Kavest si sbatteva la cicciottella - Ho già abbastanza foto di quei due da evitare per qualche secolo gli affitti da strozzino di quello stronzo, quindi direi che la nostra utilità qui s'è esaurita.
    Unire l'utile al dilettevole: non poteva lasciarsi sfuggire un'occasione simile, quell'infame gli chiedeva una marea di orbs con la scusa che probabilmente metà della roba che vendeva sarebbe stata illegale anche solo da guardare, per dei civili. Grazie ad un paio di distorsioni temporali era riuscito ad ottenere scatti niente male - e pure un paio di palpatine - ed ora aveva un intero album fotografico dedicato alla coppietta felice.
    Dunque che ne dici di ordinare la roba più costosa ed alcolica che troviamo, alzare le tue chiappe piumate e seguirmi? C'è del lavoro da sbrigare.
    Il suo sguardo era inequivocabile: era qualcosa di serio. E cazzo, non era cosa da tutti i giorni che Boide prendesse seriamente qualcosa, soprattutto a livello di minaccia. Non fosse bastato quello a convincere il Luz, avrebbe sempre potuto ricorrere agli schiaffi accennati poco prima.
    Oppure, manda solo il tuo naso e resta in questo delizioso posticino a crepare di noia. Magari ti va di culo e qualcuno cerca di accoltellarti per rubarti un rene. - lanciò un'occhiata al locale, ed al carico di loschi individui che lo popolava. Possibile che i MTSC non avessero ancora fatto irruzione li dentro ad arrestarli dal primo all'ultimo?
    A me serve solo quello, il resto di te è inutile come al solito.
    Ed una volta concluso, diede un paio di sorsi alla birra apparsa come per magia tra le sue mani. Producendosi pure in smorfie di disgusto quando il contenuto amarognolo e sgasato gli passò sulle papille gustative.
    Boide. Boide serio. Che sosteneva ci fosse un lavoro da svolgere, e praticamente chiedeva aiuto. Se davvero le narici del luz erano in grado di fargli sniffare i pensieri, avrebbe notato qualcosa di decisamente fuori luogo e raro emanare dal bassotto di fronte a lui: non ansia, non paura...ma una leggera inquietudine. Serviva davvero altro per convincerlo ad alzare il culo e seguirlo?
     
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    Si che lo aveva notato, l' inflessione nella voce era stranamente atona e le battute sotto i suoi gia bassi standard, ma era soprattutto l' espressione con cui si guardava attorno cosí poco... da Boide che per un attimo gli aveva fatto dubitare di avere di fronte un qualche sosia. Ma Seth si disse che era colpa delle pillole se non gli interessava indagare, ed era effettivamente colpa delle pillole se non gli importava che fosse colpa delle pillole:
    "Sbagliato sbagliato. Il mio lavoro é starmene qua a rompermi i coglioni. Lo sto facendo alla grande." e si limitó a sbuffare sul quel piccolo commento riguardo le foto. Come se Morgana massacrasse a suon di UpDown Mr. Kavest per il semplice affitto e non per la fichissima zona piscina abusiva che aveva intenzione di piazzare fuori il negozio. Nessun dubbio che B fosse probabilmente annoiato e malmostoso quanto lui, probabilmente era solo quella serata del cazzo, l' aria, le scie chimiche o roba del genere. Ma a lui tutto sommato stava benissimo annoiarsi, non c' era nulla da fare là fuori e la parola "malmostoso" suonava fichissima, quindi se al nanerottolo non stava bene poteva pure alzarsi e...
    C' é del lavoro da sbrigare. Detto occhi negli occhi e con il tono cospiratorio di un sicario della mafia, Seth stava educatamente ignorando ogni vaneggio del suo interlocutore, dopotutto chiunque sull' isola sapeva quanto Boide Tribal fosse innamorato della sua stessa voce... ma quella semplice frase ebbe il potere di farsi qualche metro di strada nell' ottundimento dovuto alle pillole, la noia e il mal di vivere. Si diede una grattata dietro la testa:
    "E che é 'sto tono serio?" perché si, non fiutava prese in giro da parte di Boide, ma qualcosa c' era. Un odore pungente, elettrico ( bella questa! ) e mai si sarebbe aspettato di sentire qualcosa del genere su Nostro Signore Boide Tribal, "Cioé, non dovrebbe essere un gran problema per te. Sei tipo, uhm..." qual' era la parola? Ah si!
    "... onnipotente?" e doveva ammetterlo, mentre lo diceva non riusciva a nascondere una certa soddisfazione. Un Dio che viene a chiederti aiuto non si vede mica tutti i giorni. Che cosa poteva mai essere di tanto grave da impensierire addirittura lui?
    "Fanculo... fai strada."
    Somma gioia e gaudio della cameriera, quando tornó al tavolo e lo trovó vuoto.

    Edited by r a v - 27/2/2015, 15:19
     
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    Alla parola Onnipotente, Boide esibì uno strano ghigno. Seriamente la gente lo vedeva così? Sapeva sparare un paio di saette e muover le cose col pensiero, dannazione, niente di poi così fenomenale li sull'isola. Lo sapeva fare dannatamente bene, certo, e con una forza spaventosa...ma non è che sapesse comunque fare granchè altro. Eppure non era la prima volta che se lo sentiva dire...quella la ricordava bene. Era stato Jake a pronunciare per la prima volta parole simili, durante il loro scontro per il torneo scolastico, qualche anno prima. Lo stesso Jake da cui stava per portare Seth, e per cui aveva bisogno del suo naso.
    Sssseh.
    Il tono pareva seccato, e mentre parlava B si alzò riacciuffando la giacca dalla sedia su cui l'aveva poggiata.
    Ti pare che sarei venuto a prenderti in 'sto schifo di posto, se fossi onnipotente?
    La barista strinse gli occhi nella sua direzione, mandandogli uno sguardo inviperito. Cos'era, attaccamento affettivo a quella baracca maleodorante? Il Cacciatore rispose con un sorrisetto colpevole ed un secondo occhiolino, prima di lasciarsi il locale alle spalle. La strada era buia e desolata, un normale angolo della periferia di Mallet Town. In lontananza risuonava l'acuto grido di una sirena, e dai tombini si sollevavano volute di vapore che offuscavano la poca luce proveniente dai pochi lampioni funzionanti e da alcune finestrelle ai lati della via, stretta da entrambi i lati da file di edifici rovinati e scrostati. No, decisamente quello non era il lato di Mallet Town che faceva per lui, ma dopotutto il luz era abituato a vivere in posti ben peggiori...ed almeno da quelle parti in pochi si sarebbero lamentati della sua mancanza di igiene.
    Jake è bloccato.
    Sbottò improvvisamente, senza preamboli ed iniziando a camminare in una direzione a caso, allontanandosi dal locale verso la direzione che avrebbe portato, dopo parecchi isolati, al centro della città. Non guardò Seth mentre lo diceva, e continuò a fissare la strada davanti a se mentre parlava.
    Non so perchè e per come e piuttosto che star qua a provare a darti spiegazioni che non ho, preferisco portarti da lui e basta. Magari sniffi qualcosa di interessante in giro, così iniziamo a capirci qualcosa.
    Jake. Una delle pochissime persone che Boide riteneva suo pari quando si parlava di menare le mani. Uno che avrebbero potuto definire onnipotente decisamente più di lui, in quanto i suoi poteri si espandevano ben oltre il correre veloce e far scoppiare le cose. Immobile come una statua, lo sguardo perso nel vuoto. Nella stessa stanza in cui, poche ore prima, una Cacciatrice s'era tolta la vita...
    Passami una Hattori, che facciamo prima.
    B tese una mano a Seth, per farsi passare l'arma. Certo, avrebbe potuto correre fino a la, ma il luz non gli sarebbe stato dietro...e non aveva intenzione di farsi sniffare i pensieri finchè quello non fosse riuscito a ricavarne la posizione del luogo del delitto. Tra le sue dita saettarono scariche multicolori, come ad assicurare a Seth che non ci sarebbero stati problemi riguardanti il cambio di proprietario: per brevi periodi, il Blast poteva mettere a tacere la volontà delle spade abbastanza da permettere anche a Boide di usarne il primo dei poteri. E che si svegliasse, il pennuto, prima che il nervosismo si trasformasse in desiderio di tostare qualcuno.
     
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    "Non é Ssseh. É Ssseth." cioé, insomma, si vedeva che quella sera i suoi neuroni avevano bisogno di aiuto? E non per girare il coltello nella piaga con scritto Onnipotenza, ma alla fine Seth stesso poteva citare testi su testi in cui il Dio di turno si serviva di un mortale perché non gli collava di costruire Arche o sterminare egiziani. O di affrontare i suoi stessi errori, ma questa era un' altra storia e lui non la raccontava mai.
    Pensó per un attimo di avvisare Morgana prima di uscire - tipo Ehy Morghy, B vuole il mio aiuto quindi probabilmente sto andando a farmi ammazzare - ma alla fine non gli pareva il caso di disturbare una seria lavoratrice come lei, e poi era gia fuori ormai. Il locale era alle spalle, il Mondo avanti e le strade da seguire tante. In effetti ci assomigliavano a Sam e Frodo. UN DISPERATO bisogno d' aiuto, neuroni per favore resistete.
    Freddo. Ma forse non era cosí male come cosa, la pelle d' oca si fece in fretta strada sulle sue spalle umane troppo umane e fu piacevole scoprire di avere ancora un corpo funzionante. Seth incespicava un po' nel seguire Boide, camminare senza coda era una vera rottura, ma almeno lo impegnava abbastanza da evitare di interrompere il cacciatore ogni due per tre con battutine assurde.
    ( perché si, a quel "Jake é bloccato" gia la sua lingua era pronta a schioccare al suono di qualche brutto blocco intestinale, o un livello di Dark Souls parecchio ostico. Piú la situazione era seria, piú la sua bocca partoriva deliri )
    Jake Barfly. Si ricordava di lui. Piú per una questione di fama in realtà, voci che circolavano tra gli studenti e molto spesso avevano il sapore di esagerazioni. Le poche volte che furono fianco a fianco per qualche missione le avevano passate a farsi gli affari proprio nei limiti del possibile. E forse per questo, non gli era dispiaciuto come persona.
    Una scintilla, il rumore di un motore che si avviava nella sua testa. Finalmente.
    "B, che cazzo vuol dire? Com' é possibile che non ci stiamo capendo nulla?"
    Dov' erano quelli del Comitato di Sorveglianza? I Chaos onniscienti della situazione? Ok che lui aveva sempre nutrito dubbi sull' utilità di entrambi, ma se neppure loro stavano cavando un ragno dal buco cosa poteva sperare di fare lui? Poteva sperare che fosse uno scherzo di pessimo gusto perché diamine, gli stava cadendo il mito della Scuola invincibile ed eterna!
    Si convinse a diventare serio solo quando Boide gli chiese delle Hattori e tossí prima di uscirsene con un "Ha si, quella..." un po' distratto, perché non riusciva a levarsi dalla testa quanto lo esaltasse l' idea della Devil May Cry che non sapeva quali pesci pigliare. Chissà che spettacolo dovevano essere i membri del Consiglio schierati al tavolo.

    - Signori, abbiamo un problema.
    - Qualcuno schiocchi le dita. Passerà.
    - Stiamo schioccando da stamattina, signore. Stando al rapporto il problema é ancora lì.
    - Merda, é adesso???


    Erano cambiate un po' di cose, comunque. Ma in fondo B non poteva saperlo, l' ultima volta che se le erano date in allenamento lui era ancora un pischello che si faceva strada a morsi e testate, cercando di non farsi mettere in ombra da un Chaos che infiocchettava universi come fossero palloncini da clown. Poggió una mano sulla spalla del Cacciatore e chiuse un secondo gli occhi mentre richiamava la Sgualdrina... e cosí restó, in attesa che il tappo pensasse alla destinazione. L' alone rosso che circondava le sue dita e il riflesso aguzzo che esso proiettava dovevano essere abbastanza espliciti su cosa dovesse essere successo ad Hattori Hanzo e forse con un po' di vanità sperava che la cosa impressionasse B quanto impressionó lui il giorno in cui scoprí che quel potere era diventato suo e non serviva piú alcuna spada:
    "Su. Toccala." bastava solo che afferrasse la sua mano perché iniziassero a viaggiare verso nuove e mirabolanti avventure. Insieme avrebbero scoperto il valore dell' amicizia che supera ogni difficoltà salvando mondi su mondi e amandosi per sempre!
     
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    O forse no. Non tanto perchè B non potesse amarlo - in fondo Seth era pure per un terzo una gnoccona mora, no? - , ma perchè quello...non era B.
    E' successo da poco, e sinceramente di solito è Jake quello che...
    Fu un lampo, un singolo istante, e se Seth non fosse stato così vicino al Cacciatore probabilmente non l'avrebbe avvertito. Ma nel momento in cui la sua mano si poggiò sulla sua spalla, proiettando una parte del potere multidimensionale delle Hattori in lui...il suo odore cambiò; mutando in qualcosa di asettico, artificiale, che proiettava gridi simili a vagiti urlati in un distorsore abbastanza potenti da stordire Seth, inerpicandosi per il suo naso e facendolo bruciare come una zaffata di candeggina mentale.
    Durò troppo poco perchè i sensi del Luz potessero registrarlo prima che B prendesse a muoversi. Interruppe la frase a metà e si voltò, con la sua solita rapidità, roteando su se stesso. E se i riflessi del luz fossero stati abbastanza rapidi a smaltire lo stordimento dovuto al naso in fiamme, avrebbero potuto notare il corto spadino che scintillava nella mano dell'amico. Qualcosa s'era rotto, il potere di cui andava tanto fiero era spezzato in due ed ora Boide reggeva una delle Hattori. La madre di ogni wakizashi si rivolse contro il demone onirico che aveva scelto come proprietario, forzata dalle scariche multicolore proiettate dalla mano che la stringeva che scintillavano sulla sua lama e minacciavano di distruggerla nell'unico modo possibile, raggiungendola contemporaneamente in ogni dimensione esistente...e la sua lama fendette il creato, producendo una linea nera di Chaos che si espanse da una parte all'altra della via. Ed il tutto alla velocità estrema tipica di Boide, che non aveva fatto altro che voltarsi e scagliare un fendente orizzontale all'altezza dello stomaco del Luz. E la cosa forse peggiore - anche se uhm, considerando la faglia dimensionale che stava tentando di segare Seth in due...forse non era proprio proprio la peggiore - era che oltre al singolo istante di bruciante estraneità...quello che aveva davanti era Boide. Senza ombra di dubbio. Perchè ai sensi terreni si poteva mentire, ma al fiuto di un Luz segugio no. E quale che fosse il motivo di quelle azioni, una sola cosa era certa: era nella merda.


    Grazie per lo spunto ieri u.u B usa l'Hitei per staccarti di dosso l'Hattori negando il legame, la costringe a collaborare con il Blast evocato il turno precedente, e ti lancia un Rip. Il tutto alla massima velocità consentita dalla Velox u.u con tanto di regalino stordente da tu sai chi.


    Edited by boide12 - 1/3/2015, 14:14
     
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    da Voldemort D:?


    Nessun motivo e neppure il tempo di comprendere che stava succedendo, Seth non riuscí neppure a realizzare cosa accadde tra il momento in cui percepí il potere della Sgualdrina venir meno a quello in cui l' impronta psichica di Boide sembró sovrastata dall' odore di silicone e fili bruciati. Si trovó improvvisamente rinchiuso in uno dei suoi momenti in cui il tempo si dilatava e mentre il suo pensiero si ramificava in schemi multipli - improvvisamente gli parve di svegliarsi per una secchiata gelata, passare dall' ottundimento all' eccessiva stimolazione sensoriale era terrificante - il suo organismo si modificava di conseguenza vibrando come un bicchiere di vetro sotto un' onda sonora... un bambino? Era un bambino?
    Decisamente i suoi neuroni avevano bisogno di una scossa, ma avrebbe preferito uno schiaffo a quell' inspiegabile assalto sensoriale e fu solo per i suoi sensi che cercavano di ancorarsi al mondo reale se non finí in frantumi sotto quella frequenza cosí alta. Non ci fu nemmeno il tempo di tapparsi le orecchie, anche se sapeva che sarebbe stato inutile l' istinto di provarci ci fu comunque. E chissà perché, dietro i lamenti gli parve di sentire l' eco della sua stessa frase...

    Ehy Morghy, B vuole il mio aiuto quindi probabilmente sto andando a farmi ammazzare.



    Maledette le pillole, maledetto lui, MALEDETTO IL MONDO! Certo che c' era qualcosa a non andare, il campanello d' allarme gli era suonato nel cervello e lui lo aveva bellamente ignorato! Fottuto idiota, Seth, maledetto coglione... doveva aspettarsi una cosa del genere, in fondo quanto poteva poteva essere allarmante un Boide senza deliri di onnipotenza? L' umanità lo rendeva debole, distratto. La sensazione che qualcosa non andasse lo stava accompagnando mano nella mano da quando lo aveva visto nel locale, odori discordanti che si mescolavano tra il B preoccupato? e un rancido Ma che caz...? aveva imputato i segnali come colpa delle pillole e se stava per finire in due pezzi era solo colpa sua. Seth non era un genio e non si offendeva quando glielo si faceva notare, consapevole che per quanto ci provasse il mondo e le persone sarebbero sempre state troppo difficili da seguire oltre un certo punto... ma forse l' istinto del predatore poteva risolvere quel problema. A quello non importava capire, gli bastava reagire. E alla distanza a cui si trovavano Seth poteva tranquillamente leggere i semplici impulsi nervosi, forse non aveva neppure un reale bisogno di entrargli in testa, sentí sulla sua mano la scia di un' intenzione minacciosa quando il tocco della Rossa si staccó dalle sue carni. Perché forse a B - o a chi ne stesse facendo le veci in quel momento, non che la cosa avesse importanza - evidentemente non arrivava un dettaglio essenziale: Quel potere era suo, indistinguibile dal muovere un braccio o aprire gli occhi e non c' era nessun bisogno che fosse una spada a garantirglielo. Negare quel legame significava semplicemente che il luz se lo sarebbe ripreso e infatti non ci fu neppure bisogno di rifletterci su, il suo corpo ricordava ancora come fosse la sensazione... la pelle intrizzita dal Mare del Caos, le dita che portavano il peso di ogni loro doppio in ogni mondo e il terrore che nulla potesse restare in piedi al loro tocco... che l' alone cremisi non ebbe neppure il tempo di spegnersi prima di ricominciare a fiammeggiare. Ma la priorità non era quella, la priorità era s o p r a v v i v e r e e tutto il resto e le domande sarebbero venuti dopo, cosí decise mentre la sua ragione si liberava del pesante pensiero razionale e nel tentativo di non finire in frantumi si mosse al ritmo degli istinti e le sensazioni piú basilari. La prima fu di zittire quella tortura, la sua mente scoprí improvvisamente di volere il silenzio e se necessario avrebbe sovrastato quel tormento con uno ancora piú forte. Non ci fu premeditazione, era gia tanto che riuscisse ad avere coscienza di sé, il suo corpo sembró caricarsi di una vibrazione ancora piú assordante e saturarsi di un colore cosí acceso da far sanguinare gli occhi mentre liberava un impulso sufficiente a uccidere per shock tutte le persone del quartiere... e che di fronte a lui ci fosse Boide o meno non faceva differenza, avrebbe fatto meglio a levarsi di lí prima che il semplice fatto di percepire il mondo lo riducesse a un' ameba prima ancora di riuscire a terminare il fendente e la reazione uguale e contraria non era neppure arrivata alla fine; fu quando la punta della spada inizió a immergersi nelle carni del demone che la Sgualdrina stessa si ribelló - fortuna che il corpo di Seth sapeva benissimo difendersi da solo, o non sarebbe mai riuscito a ricreare il loro legame e reagire al tempo stesso - e neppure il cacciatore stesso poteva prevedere ció che stava succedendo praticamente mentre attaccava, dopotutto il Blast gli permetteva di usare Hattori ma non di legarsi a lei, non di usare quel potere che il luz aveva scoperto solo dopo tanto tempo. Fu quanto? Un picosecondo? Difficile trovare una misura di tempo cosí piccola da poter essere impiegata in quel frangente, la spada semplicemente sparí e cosí chi la impugnava avrebbe fatto con lei, trascinato via da un' onda sufficiente a scavare tra gli universi. Seth non era decisamente in condizione di gestire quel teletrasporto e questo forse peggiorava solo la situazione per ció che il nemico possedeva dallo stomaco in sú... dopotutto quella fu la reazione di Hattori al colpo che stava segando il suo padrone, il suo ricettacolo ad altezza ventre... il tutto alla massima velocità raggiunta da Boide stesso. Alla fine la faglia attraversó Seth con un taglio profondo nanometri e falció tutto quello che c' era dietro di lui, i palazzi muggirono quando il taglio li troncó di netto e cominciarono a scivolare sotto il loro stesso peso. In un solo momento quella notte passó dal silenzio alle urla di terrore e mentre il caos scoppiava peggio di una bomba atomica Seth emerse. Dalla polvere, con ogni umanità spazzata via, e urló per il dolore a denti stretti mentre le due parti del suo corpo si intrecciavano l' una con l' altra e il fuoco le rinsaldava.
    A miglia di distanza, la Scuola era appena caduta.

    CITAZIONE
    Tecniche usate:
    Razor
    Liberate
    HeartVentricle
    AbsentDays


    Edited by r a v - 1/3/2015, 22:30
     
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    dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

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    Se sperava di scucirgli uno sguardo sorpreso, sarebbe rimasto deluso. Ma dopotutto conosceva Boide e benchè non ci combattesse da tempo, sapeva com'era fatto: sorprenderlo in una lotta sarebbe stato più difficile che farlo star zitto. Ma allora...perchè non ghignava? Perchè non rivolgeva sguardi di sufficienza all'orchestra di controffensive che i riflessi del Luz aveva sparato per lui, o sibilava battute comprensibili solo a lui - e non solo per il particolare senso dell'umorismo ma anche per la velocità a cui le sue labbra si sarebbero mosse pronunciandole - ? L'individuo che si trovava davanti era troppo silenzioso, troppo inespressivo. Che l'ondata di puzzo psichico avesse assalito anche lui, lasciandolo stordito e sciogliendogli il cervello, come sarebbe successo al pennuto se non avesse reagito urlando più forte?
    Non c'era tempo per le risposte. Perchè dopo aver visualizzato con attenzione le correnti d'energia che si spostavano nel corpo di Seth permettendogli quelle reazioni impossibili ed inconsce, Boide le imitò...e se l'obiettivo del randagio era stato quello di sopravvivere, lo scopo del Cacciatore era solamente distruggere. Il lampo di luce sprigionato dal fisico del demone onirico trovò un ostacolo sul suo cammino, disegnando per l'istante della sua esistenza una sagoma tondeggiante attorno a Boide, vivida in mezzo al lampo per l'assenza di luce al suo interno: la tempesta elettromagnetica richiamata e compressa in quegli istanti infinitesimi aveva protetto il suo creatore disperdendo la bordata di energia psichica, troppo debole e disorganizzata per riuscire a propagarsi all'interno delle sue impetuose correnti. Tutt'altra cosa era la seconda offensiva, portata tramite il già recuperato potere dimensionale delle Hattori...ma anche tempo e spazio gemevano prima di sfaldarsi ed osservando il modo in cui presero a lamentarsi e sanguinare attorno a lui, e per quanto la difesa appena evocata non possedesse il tipo di potere necessario a metterlo in salvo il Cacciatore riuscì a guadagnarsi la possibilità di non finire a pezzi: una botta di aura lo spinse via da li, portandolo in un istante alle spalle del Luz e lasciando che a disperdersi nei meandri dell'universo fossero solo alcuni metri cubi d'atmosfera innocente.
    E di nuovo nessun commento, nessuno sfottò, nessuna espressione. Quello strano Boide - perchè ancora nessun dubbio era sorto a riguardo, perlomeno dal punto di vista dell'odore che lui ed i suoi pensieri emanavano: un po troppo apatici e poco intensi per una situazione come quella...ma ciò nondimeno, inequivocabilmente suoi - si limitò a sfruttare lo stesso spostamento che l'aveva tratto in salvo per attaccare: allungando una mano evocò in qualche modo la fidata Electric Tongue la cui doppia lama si illuminò all'istante, percorsa dall'essenza stessa del suo proprietario, dopo esser comparsa da quel che pareva un nugolo azzurrino di pixel...e la sciabolò in direzione di Seth, in un fendente obliquo capace non solo di tagliarlo - per la seconda volta nel giro di pochi istanti - in due ma anche di farlo letteralmente esplodere; la differenza di potenziale che B aveva caricato sulla lama sarebbe stata sufficiente a tappezzare le pareti dei palazzi intenti a crollare di brandelli di Luz alla brace, e per scaricargliela addosso non avrebbe nemmeno avuto bisogno di colpirlo: gli sarebbe bastato sfiorarlo...



    Tecniche utilizzate:

    jpg
    Contagio
    La più antica delle leggi, la regola più basilare, venutasi a creare con l'umanità stessa: occhio per occhio, dente per dente. Inutile dire che Boide ne è un grande sostenitore, soprattutto quando riscuotere tocca a lui. E così, quando i nemici cercheranno di infettarlo con un qualche speciale veleno o virus, o di portarsi in vantaggio tramite speciali status o simili - o anche, semplicemente, tenteranno di passargli il raffreddore - ...che non restino tanto sorpresi se il cacciatore pareggerà i conti. Questa particolare tecnica entra in funzione nel momento stesso in cui un qualsiasi status viene attivato e sintonizza lo spirito del Cacciatore con quello del suo avversario: in questo modo, nel momento in cui le anime dei due entrano in risonanza, entrambi guadagneranno improvvisamente qualsiasi status attivo sull'altro! La mossa funziona anche su tecniche di livello superiore al Basso, ma costerà 10Mp in più per ogni livello superiore. Per tecniche di livello superiore all'Alto lo status contagiato non potrà eguagliarne la potenza, rimanendo appunto Alto, ma vi sarà comunque l'aumento di 10Mp a volta. Dunque, occhio: così come non si ruba in casa dei ladri, non tentate di fregare B!
    Elemento: Anima



    Che casta:

    Razor
    Questa tecnica è uno dei motivi per cui fare movimenti bruschi in presenza di Seth o provare a svegliarlo senza un minimo di delicatezza sono pessime idee. I sensi del randagio lavorano incessantemente per proteggerlo da eventuali minacce, col risultato che venire sfiorato da fenomeni non autorizzati si traduce in una violenta risposta sul filo del rasoio, proporzionata al numero di molestie che si ritrova a subire. Una pacca sulla testa? La sua risposta automatica potrebbe essere un manrovescio capace di sfondare un muro, più le minacce si fanno più gravi più le reazioni alzano il tiro e ci si ritrova a controbattere intere combo o attacchi multipli di nemici in gruppo in maniera assolutamente meccanica, guidati dall' istinto. La natura dei contrattacchi è infatti quella di un riflesso condizionato e di conseguenza, il loro numero - con annesse tecniche e abilità ad essi legati - sarà sempre pari a quello delle offese subite, consumando tuttavia il solo slot di questa tecnica. Inutile dire che la sua stessa natura la rende utilizzabile anche se Seth è privo di sensi/confuso/sbronzo, sebbene in questi casi non è assicurata la combinazione delle tecniche richieste dalla situazione: potrebbero partire semplicemente potenziamenti o attacchi casuali, ma in effetti non è che Seth da lucido sia poi tutta 'sta differenza, eh.
    Livello: basso
    Elemento: Riflessi


    Nella quale si riuniscono:


    15s0msg
    StormBringer
    Niente nuvoloni e fulmini impetuosi ma la potenza di una vera e propria tempesta elettromagnetica concentrata in uno spazio minuscolo, bitches: ampliando al massimo le capacità del proprio controllo sui campi magnetici ed immettendovi massicce dosi della propria energia, Boide genererà un concentratissimo campo di perturbazione attorno a sè imbrigliando la potenza Critica di questa mossa in mezzo metro di raggio. Il risultato? Difesa totale! Qualsiasi materiale tenti di varcare l'invisibile perimetro si vedrà respinto dalla potenza magnetica - talmente elevata da non far differenza tra materiale ferro,para o diamagnetici - , scivolando via senza scalfirla. Manifestazioni energetiche non avranno sorti migliori, finendo disperse dalle potenti correnti che attraversano la perturbazione...e se qualcosa di magnetizzato finisse per sbaglio sotto l'influsso dello StormBringer pace all'anima sua, in quanto finirebbe disfato molecola per molecola in men che non si dica. E come se non bastasse è pur sempre Boide che tale tecnica va a ricoprire, il che significa che non è da escludere che tramite il proprio Magnetismo egli trasformi quella che all'apparenza è una barriera indistruttibile in una formidabile offensiva! Il campo magnetico durerà 2 turni e sarà in grado di respingere completamente tec di livello Alto, e se le tecniche Shinra o Flipendo venissero castate durante il suo svolgimento esse vi porranno fine, risultando tuttavia raddoppiate in potenza.
    Elemento: Elettro-magnetismo



    jpg
    Incrocio Sonico
    Tecnica subdola e rapidissima, oltre che molto utilizzata per via delle svariate possibili applicazioni. Si sa, Boide è la cosa più rapida che vi potrebbe mai capitare d'incontrare...ma se volesse andare ancora più veloce?
    Concentrando una buona quantità della propria aura energetica, esso la rilascerà tutta in una volta nella direzione opposta a quella in cui vuole andare: l'improvviso spostamento d'aria lo proietterà nel senso scelto, permettendogli un incredibile incremento di rapidità per pochi istanti. Lo spostamento sarà sempre in linea retta, per via della natura del suo rilascio, ma avrà il vantaggio di poter esser eseguito anche a mezz'aria o ovunque egli si trovi.
    Insomma...pensavate di averlo messo alle strette? Non illudetevi nemmeno per un istante: in men che non si dica, sarà lontano da qualsiasi minaccia...e con la suola delle scarpe sparata con la forza di un cannone sul vostro brutto muso!
    Elemento: Aura




    Ed infine

    jpg
    Shok
    Una delle poche mosse di B in possesso di una qualche potenzialità "strategica", lo vedrà infondere - tramite contatto fisico - parte della propria essenza elettrica in un qualsiasi obbiettivo che, dunque, acquisirà una grande differenza di potenziale. Tale carica elettrica potrà permanere per un massimo di due turni ma, durante tale periodo, il soggetto caricato non potrà avvicinarsi ad alcuna struttura solida o liquida...pena la scarica del potenziale accumulato, sottoforma di potente scossa elettrica (la distanza d'attivazione è stimata attorno ai 5 cm)! In alternativa B potrà sintonizzare tale carica su una specifica aura, tarandola in modo che si scarichi solamente in sua prossimità, creando letali tranelli: sottoposto agli effetti dello Shok, un avversario riscontrerà diverse lesioni muscolari oltre alle ovvie ustioni. B era solito utilizzarla per fare il simpaticone quando stringeva la mano a qualcuno, ma smise quando capì che non tutti ridono nel vedersi un braccio strappato e ridotto in cenere.
    Elemento: Elettricità






    Equip. utilizzato:

    Electric Tongue v2.0 [Lv 4]

    jpg

    Upgrade della più tipica delle armi del professore,unita con la lama d'energia chiamata Taser Blade per ottenere questa nuova,migliorata versione. La lama risulta un poco più lunga e differente rispetto alla precedente versione e dotata di un'elsa precedentemente assente. Mantiene tuttavia inalterata la sua struttura, formata da due pezzi distinti e paralleli tra loro. Essi risulteranno composti di
    una lega tra Vibranio ed Eolalluminio, che la renderanno incredibilmente leggera ed in grado di interagire con enti energetici. Tuttavia, il peso irrisorio - che la renderà si più rapida, ma diminuirà la forza dei suoi colpi - e l'assenza di una vera e propria lama affilata renderanno quest'arma uno strumento d'offesa decisamente inadeguato. Tutto questo finchè Boide non deciderà di attivarla, rivelandone il vero potenziale! Riconoscendone la personale 'impronta elettrica', l'arma si azionerà passando alla sua forma da battaglia. Le lame acquisiranno una splendente colorazione blu elettrico ed un flusso incessante di elettroni passerà sul loro filo, facendo si che l'arma raggiunga capacità d'affettamento a dir poco stupefacenti. A contatto con qualsiasi bersaglio ne eccita gli atomi a tal punto che gli elettroni sovraccarichi schizzeranno via dalle loro orbite viaggiando per incredibili distanze prima di ricombinarsi, determinando la disgregazione di qualsiasi ente entri in contatto con l'arma. Quindi non stupitevi se, anche dopo aver bloccato un colpo della nuova Electic Tongue, vedrete la vostra arma cadere a pezzi! [Distrugge materiali fino a SS esclusi Damasco e Mithril e supera abilità di resistenza di lv pari a quello di Manipolazione di B] Inoltre, qualsiasi tecnica elettrica se incanalata nella lama - esclusivamente se in modalità da battaglia - subirà un potenziamento del 25% dovuta all'estrema affinità dell'arma a tale elemento.


    D.D.P. - Ovvero, differenza di potenziale. Accumulata dalle due lame della spada, che agiranno come un condensatore caricandosi in tensione per ogni tecnica elettrica castata sul campo di combattimento per poi scaricarla a contatto con gli avversari su comando del cacciatore che la impugna, scagliandoli via verso l'infinito e oltre! La carica equivale a 5mp immagazzinati per ogni tecnica elettrica castata. Essi raddoppiano se Devil Trigger, tecnica Blast o abilità Suicidio del Samurai sono attive, triplicheranno se due di esse si verificheranno contemporaneamente...e se tutte e tre dovessero verificarsi il nemico farebbe bene a munirsi del parafulmini più grande del mondo,perchè essi quadruplicheranno!



    Notare che lo Shock conta come una tecnica Alta inappellabile grazie ai potenziamenti di Blast ed Electric Tongue u.u


    Edited by boide12 - 2/3/2015, 08:41
     
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    Sentí quel vagito straziante colare fuori dalla sua testa e fu un motivo sufficiente per esultare, anche se ció che aveva ottenuto in cambio erano urla disperate e il boato di tonnellate di cemento che collassavano su loro stesse. Mezzo secondo, forse tre quarti e il vicolo fu inondato dalle polveri, ma almeno i crolli schiacciarono le urla degli umani. Non era neppure pensabile provare a cercare sopravvissuti e al luz non interessava fermarsi, non interessava analizzare e non interessava capire. Boide lo aveva attaccato con l' intenzione di ucciderlo, che fosse posseduto o impazzito o entrambe le cose, LO AVEVA ATTACCATO CON L' INTENZIONE DI UCCIDERLO e questo aveva posto definitivamente fine a ogni preoccupazione che Seth poteva avere nei suoi riguardi. Dopotutto non c' era nulla che potesse fare per lui e aveva il suo di problema bello grosso:
    "Aaaaauch." tremó nel sentire le sue terminazioni nervose riallacciarsi e soppresse a stento un gemito quando i suoi arti inferiori gli urlarono rieccoci Boss! con una scarica di dolore. Le conseguenze del Rip erano gia state smaltite quasi del tutto, ma aveva bisogno ancora di qualche istante per tornare a poter muovere le gambe, e non ce n' erano, lasció perdere i perché e i percome, Boide aveva evitato un teletrasporto avviatosi praticamente addosso a lui e Seth avrebbe tanto voluto capire in che modo NONPENSAREMUOVITI! Sentiva il naso frizzare e le piume della coda sollevarsi ritmicamente, lambite dalle onde regolari di quella tempesta magnetica e non ci volle nulla a capire di cosa si trattasse: B dopotutto stava praticamente inondando il campo di battaglia di polveri magnetizzate e cariche delle sue intenzioni, che lui semplicemente inspirava assieme ai detriti. Senza contare che uno che deformava il tempo per muoversi veniva immediatamente segnalato con un' enorme freccia lampeggiante dal suo sensibile senso del tatto, anche solo per le assurde variazioni di pressione che creava nell' aria spostandosi a supervelocità. A Seth bastava semplicemente seguire la massa che defluiva troppo in fretta rispetto al resto. L' alone sui suoi artigli smise di essere un ricordo tremolante, Hattori era tornata da lui nel momento esatto in cui era sparita e vibrava, pregna di un odore che se non era Rabbia ci andava molto vicino. Sentiva la scarica psichica infrangersi su quella tempesta, venirne quasi sopraffatta quando questa scomparve. Boide aveva evitato di venire teletrasportato a morte? Buon per lui, ma se la Sgualdrina non poteva sfogarsi direttamente sul Cacciatore lo aveva fatto con la cosa immediatamente piú vicina a lui e dopotutto Seth era ancora nello stesso punto, proprio quello in cui percepí Boide lanciarsi all' attacco: come se gia non fosse bastato cosí poco per placare Hattori si era praticamente rituffato nella zona inghiottita dal teletrasporto e quella fragile barriera che aveva evocato fu invitata con la forza a rompere il cazzo in un paio di universi di distanza. Di nuovo intatta e di nuovo senza ostacoli, la Liberate tornó ad accanirsi sul Cacciatore - poteva aver perso uno o due grammi di potenza, ma Seth non era mai stato fiscale su 'ste cose - e se solo il luz avesse avuto piú tempo avrebbe pensato a qualche sistema per rendere ancora piú traumatica l' esperienza, ma a stento poteva reagire e fece la cosa piú rapida che gli riuscí per liberarsi di tutta quell' energia che lo minacciava, attorno a lui, verso di lui... neppure i microsecondi necessari per articolare un ruggito, ma non gli serviva una voce PER POTER URLARE e proprio un istante prima che l' E. T. lo toccasse qualcosa interagí con essa, la attraversó, pronta a farla a pezzi per poi passare al suo proprietario! Nessuna bocca aperta, anzi, le zanne del luz erano ancora strette. Era la sua pelle che si increspava, che vibrava come una corda di chitarra in un boato ultrasonico e ci furono di nuovo le onde, ma stavolta non erano i pesanti flutti di un campo induttivo bensí armoniche affilate, discordanti, ululati acuti come unghie sulla lavagna che illuminarono il quartiere incendiando lampioni e dando fuoco alle linee elettriche. Poi i due rintocchi si spensero e un black out coprí quella strada.
    Non si faceva domande. Non aveva chiesto risposte. Ma da qualche parte sembrava riafforare qualcosa. Erano poche le cose capaci di incastrarsi nella sua memoria e non ricordava i dettagli. Solo la pace mentre combatteva e la risata che ricambiò anche se aveva perso, ovvio che non sarebbe mai stato in grado di vincere, ma poteva sempre ripensare alla soddisfazione di averlo catturato con la sua Ragnatela, di essere riuscito a ferirlo quando altri Cacciatori ritenuti migliori di lui neppure potevano vantarsi di averlo mai colpito. Aveva perso, ma non ci fu un colpo di grazia. Solo una mano che lo aiutava a rialzarsi, una pacca sulla spalla. Ancora non lo capiva, ma si rese conto che non era cosí male far parte di qualcosa.

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    Prima di pensare alla soddisfazione di esser riuscito dove in molti, troppi prima di lui avevano fallito...Seth avrebbe dovuto colpire il suo obiettivo. E sottrargli ciò che si stava frapponendo fra lui e un flash di caos psichico altamente energetico non era stata la migliore delle idee - anche se a suo favore il pennuto avrebbe sempre potuto dire che in fin dei conti lui, consciamente, non aveva fatto quasi nulla - , perchè portò Boide alla semplice constatazione che avrebbe dovuto sostituire quella difesa; e con qualcosa di più efficacie, magari, questa volta. E proprio per questo motivo tutto ciò che fece da quel momento in poi contò poco o niente: il campo magnetico che circondava B gli venne strappato via, spedito a chissà quante realtà di distanza...ed egli non fece altro che rievocarlo. Di nuovo. Più forte!
    La luce del Liberate varcò il confine invisibile che fino a quel momento pareva averla trattenuta e per un attimo sembrò davvero riuscire a toccare il suo obbiettivo...finchè un turbine ancor più violento di quello evocato precedente lo avvolse, non solo allontanandola da lui ma disgregandola completamente. Rimpolpato da una nuova, violenta forza, il ciclone magnetico si espanse al di la dei suoi consueti confini circondando i metri attorno a Boide giungendo fino al Luz, così fatalmente vicino. Ma niente e nessuno poteva varcare i confini da esso segnati, ora meno che mai: l'ovvio risultato sarebbe stata una spinta, il tentativo di quella tempesta di scagliare fuori da se stessa a viva forza ogni cosa, che sulla schiena del Luz si sarebbe risolto circa come l'impatto di un treno merci a pieno carico. Il nuovo stormbringer si fece beffe del debole ruggito di Seth, che non riuscì a penetrare nemmeno per pochi millimetri all'interno delle sue correnti rendendo completamente vano quello sfogo rabbioso. E per quanto il pennuto ed i suoi istinti sapessero e potessero esser rapidi, come avrebbero potuto reagire in tempo anche questa volta? Lo stesso essere che stavano combattendo, così simile ed al contempo così diverso dal Boide che conoscevano, era riuscito a reagire appena in tempo...salvandosi per il rotto della cuffia. E se Seth avesse avuto il tempo o la facoltà di osservarlo avrebbe notato finalmente un minuscolo cambiamento nella sua espressione, una piccola piega che inarcò le sue sopracciglia nel momento in cui il potere delle Hattori compì quel prodigio così inaspettato. Ma sarebbe stato proprio il tempo a mancargli ora che quella nuova minaccia rischiava di travolgerlo, quando ancora i suoi sensi eran sconvolti dal dolore del riallacciamento con la parte del suo corpo che era stata separata dal resto infinitesimi istanti prima, ed i palazzi segati in due non avevano ancora fatto in tempo a far altro che gemere nei loro gridi di cemento ed acciaio, annunciando la loro caduta. Perlomeno la sua mente, più simile a quella di un animale che a quella di un uomo, sembrava terreno ben poco fertile per i dubbi che avrebbero potuto assalire molti al suo posto. Ritrovarsi un alleato, un amico che improvvisamente e senza alcuna ragione tenta al di la di ogni ragionevole dubbio di ucciderti non è cosa da poco, e in parecchi avrebbero potuto trovarlo ben più shockante della zaffata di disinfettante mentale che al Luz era toccato subire poco prima...ma non lui. Vittoria della mente bestiale e dell'istinto sulla ragione, suppongo...sempre che qualcosa ne sarebbe rimasto, dopo quello scontro.



    Tecniche utilizzate:

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    StormBringer
    Niente nuvoloni e fulmini impetuosi ma la potenza di una vera e propria tempesta elettromagnetica concentrata in uno spazio minuscolo, bitches: ampliando al massimo le capacità del proprio controllo sui campi magnetici ed immettendovi massicce dosi della propria energia, Boide genererà un concentratissimo campo di perturbazione attorno a sè imbrigliando la potenza Critica di questa mossa in mezzo metro di raggio. Il risultato? Difesa totale! Qualsiasi materiale tenti di varcare l'invisibile perimetro si vedrà respinto dalla potenza magnetica - talmente elevata da non far differenza tra materiale ferro,para o diamagnetici - , scivolando via senza scalfirla. Manifestazioni energetiche non avranno sorti migliori, finendo disperse dalle potenti correnti che attraversano la perturbazione...e se qualcosa di magnetizzato finisse per sbaglio sotto l'influsso dello StormBringer pace all'anima sua, in quanto finirebbe disfato molecola per molecola in men che non si dica. E come se non bastasse è pur sempre Boide che tale tecnica va a ricoprire, il che significa che non è da escludere che tramite il proprio Magnetismo egli trasformi quella che all'apparenza è una barriera indistruttibile in una formidabile offensiva! Il campo magnetico durerà 2 turni e sarà in grado di respingere completamente tec di livello Alto, e se le tecniche Shinra o Flipendo venissero castate durante il suo svolgimento esse vi porranno fine, risultando tuttavia raddoppiate in potenza.
    Elemento: Elettro-magnetismo



    jpg
    Zabimaru
    La forza interiore, energia che viene direttamente da dentro e che solo chi riesce ad accedere alla propria anima può utilizzare. In sintesi,ciò che permette a chiunque di utilizzare un qualsiasi potere sovrannaturale senza l'ausilio di enti estranei. L'anima di Boide è incredibilmente potente e non si può immaginare quanti blocchi mentali a livello inconscio il suo cervello abbia dovuto creare per evitargli di distruggere tutto e tutti e proteggerlo da se stesso. Lo Zabimaru mira a sciogliere temporaneamente uno di questi sigilli.
    Potenza: una quantità incredibile ed extra che fluirà dallo spirito del ragazzo incanalandosi in ciò che egli riterrà più opportuno. Abilità,tecniche,persino un semplice pugno potrà usufruire di questo boom energetico che lo vedrà in grado di competere con tecniche di livello Critico! Le possibilità sono infinite e gli utilizzi tra i più vari,non ultimo quello di far fluire l'energia anche attraverso terzi. Qualsiasi azione compiuta dal ragazzo o dai suoi alleati potrà in qualsiasi istante venir investita da una forza senza pari che a stento riuscirà a controllare!
    Elemento: Aura


    Edited by boide12 - 4/3/2015, 09:33
     
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    Fu allora che il caro vecchio sarcasmo tornó dal suo esilio e fece da radiatore alla psiche surriscaldata di Seth. La prima cosa che si chiese fu perché Boide stava facendo ció? Chi avrebbe protetto l' isola? Nah. Fu perchécazzol'ETnonéesplosaeperchélemiemossevengonobellammenteignorateCristoIddio ( il pensiero accellerato permetteva tra le altre cose di porsi quesiti esistenziali anche nel mezzo della battaglia )??? e veramente, il luz aveva gia deciso inconsciamente che se ne usciva vivo sarebbe andato in terapia. Col culo che gli rodeva da matti e l' istinto di combattere o fuggire che andava su e giú per le fibre muscolari, percepiva il piccolo perimetro attorno a lui stringersi sempre piú e l' aria ricominciare a premere per schiacciarlo, fortuna che il doppio impulso stava riuscendo a tenere la tempesta magnetica a bada quei tre secondi necessari, perché Seth era impegnato a farsi venire un sano attacco di panico e detestava che lo disturbassero mentre si dedicava a certe sensazioni. La sua ragione animale gli impediva di sentire il peso dei dubbi, ma lo ancorava al qui e ora, a quello che lo circondava...
    ... alla sensazione del mondo che si chiudeva su di lui, alle gambe che gli sembravano pesare tonnellate. Al cuore che batteva, il taglio sullo stomaco che bruciava per il dolore atroce o per le fiamme che lo risanavano.
    La tempesta aveva vinto l' impulso e Seth ebbe la percezione chiara e precisa del suo tocco. Gli scompigliava i capelli, poi fluí ai suoi lati e prese a comprimere ossa, carni e cenere. Non lo schiacció, nulla poteva comprimere il suo corpo e se non fosse stato per la massa liquida e mutevole che lo costituiva sarebbe morto lí sul colpo. Invece si limitó ad accartocciarsi su sé stesso, perdendo ogni forma riconoscibile mentre le correnti magnetiche lo sbattevano via. Voló sottoforma di massa incorporea, alla velocità della luce, travolgendo ogni cosa sul suo percorso fino a quando un palazzo non si dimostró abbastanza forte da frenare l' impatto, sacrificando comunque la sua facciata in un' esplosione di vetro e cemento.
    Ogni fibra sconquassata dall' impatto, i sensi vigili e chiari ma il corpo ancora paralizzato. Come una molla ancora schiacciata. Come se si caricasse.
    Com' era quella sensazione? sentirsi vivi?
    Se avesse avuto una bocca in quel momento sarebbe scoppiato a ridere per un attacco isterico. Fu colto dall' improvviso ricordo di quanto amasse quella sensazione, di quanto ne aveva bisogno. Non sapeva cosa stesse succedendo, non sapeva dove avrebbe mai potuto scappare, forse da nessuna parte ed era giusto cosí, i dubbi venivano ancora una volta sepolti sotto gli istinti e il presente e anche quel panico dovuto alla momentanea consapevolezza della situazione aveva il suo scopo. Doveva solo abbandonarsi, indirizzarlo.
    La prima cosa ad emergere dalla polvere fu il suo braccio, avvolto negli strali della Sgualdrina. Nero. Seth sapeva quali effetti le emozioni forti avevano su di lui. Doveva solo concentrarle. Doveva solo Immaginarle. Era la prima volta che ci provava e la solita vocina della razionalità gli urlava che era una follia, immaginare il suo stesso Devil Trigger addosso la Rossa poteva portare piú danni che altro, ma dopotutto quella notte stessa si stava dimostrando folle e non poteva certo fare brutta figura!
    "Almeno sono uscito..." sussurró non a B, non al mondo. Forse solo a sé stesso ed era una frase senza senso, perché non era un cacciatore invincibile e sicuro di sé come quello che stava affrontando e se sbroccare lo avrebbe scosso dalla paralisi allora avrebbe sbroccato fino alla morte.
    Fu in quel momento che Sorrise, perché aveva di nuovo una faccia. E fece un passo avanti, perché aveva di nuovo le gambe. Il petto gli bruciava, le ammaccature dovute all' impatto non serviva neppure guarirle. Andava bene cosí.

    CITAZIONE
    Tecniche usate:
    Fantasy ( castata sul suo braccio, per farlo entrare in DT )
    Cheaseless


    Edited by r a v - 15/4/2015, 12:21
     
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    dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

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    Finalmente Seth aveva ceduto e, com'era prevedibile, quell'intenso e rapidissimo scambio di colpi s'era concluso con una vittoria da parte di quel taciturno e legnoso Boide; prima la faglia che l'aveva diviso in due, ora la spinta magnetica che l'aveva scaraventato a due isolati e mezzo di distanza: un bel due a zero, a quanto pareva. E tutto nel giro di forse forse un secondo. Quanto a lungo pensava di poter ancora resistere il Luz, se era già ridotto a quel modo?
    Ma Boide non sembrava prestarvi attenzione. Non incalzò il suo avversario, dandogli tutto il tempo di rialzarsi dal cumulo di macerie in cui s'era tramutato lo sfortunato palazzo che ne aveva arrestato la corsa e di riorganizzarsi, mostrandosi anche in questo sostanzialmente diverso dal Cacciatore che Seth e tutti gli altri della Scuola conoscevano; il Boide che in combattimento non perdeva una mezza occasione e, anche quando giocava invece di lottare seriamente, preferiva sbeffeggiare ed umiliare fino allo sfinimento la povera vittima di turno piuttosto che lasciargli un secondo di riposo. Il Boide che, beh, nonostante le apparenze non avrebbe mai fatto male - male davvero - nemmeno ad una mosca, se non strettamente necessario. E che ora, invece, aveva segato in due un intero quartiere e si mostrava totalmente incurante della vita altrui. Eppure erano in piena città, cazzo, e ok che si trovavano in periferia ma di gente ce n'era, anche fin troppa. Ma...perchè tutto taceva? Dov'erano le grida, i piagnistei, la folla che se la dava a gambe?
    I palazzi falciati dalla Hattori finalmente crollarono, ma la barriera che il Cacciatore aveva eretto attorno a se fu sufficiente a deflettere le tonnellate di cemento che rischiavano di rovinargli addosso lasciandolo intonso ed immacolato e...meravigliato. Perchè ormai nemmeno guardava Seth, la sua attenzione sembrava catturata dalle sue stesse mani - che scrutava con attenzione maniacale e con un sorrisetto che avrebbe potuto esser definito infantile, non fosse stato così fuori luogo - e del campo magnetico che le circondava, con cui sembrava quasi star giocando. Lo tirava, lo espandeva, ne cambiava la forma...e quando infine rivolse nuovamente lo sguardo a Seth, lo fece gonfiare come un palloncino facendogli dissipare il polverone e scagliare macerie tutt'attorno. Il sorriso questa volta era tutto per lui, per il Luz, e nonostante egli sapesse cosa significavano i ghigni di Boide quando lottava questo in particolare riusciva a risultare ancora più inquietante, così alieno su quel volto conosciuto ed amico. La tempesta attorno al Cacciatore si contrasse, concentrandosi solamente nel suo pugno, che aveva sollevato dietro di se e che si ritrovò avvolto da una perturbazione elettromagnetica così forte da esser quasi visibile ad occhio nudo, come un nugolo di linee di forza multicolore che s'intrecciavano e legavano a velocità insostenibili, e se Seth fosse stato attento avrebbe potuto vedere i muscoli del suo braccio guizzare prima che...

    ZWAAAAPPPP



    Fu troppo veloce. Per tutti...persino per Boide. Per quel Boide, almeno. Quello che ebbe giusto il tempo di voltarsi e tentare di reindirizzare il pugno stracarico di potenza magnetica prima di rimanere schiacciato dal possente, enorme fulmine nero che aveva letteralmente spezzato il cielo in due. Nero come il vuoto tra i mondi, come gli stralci che gli artigli del demone onirico si lasciavano dietro quando usavano il potere della Sgualdrina. Il Boide che dopo quel boato immane, mentre i frammenti di realtà piovevano a terra cercando di fermare l'emorragia che quello squarcio aveva provocato, giaceva riverso a terra...con un braccio conficcato nello sterno, e scariche nere intente a lambirne e consumarne il corpo. Un braccio metallico, candido, in netto contrasto con l'alone pece che lo circondava ma in tinta con la pelle del corpo a cui era attaccato, all'altezza della spalla. Un corpo emaciato, cadaverico e solcato dai segni delle vene bluastre visibili attraverso la pelle, con occhi completamente bianchi; un corpo che pian piano riprese colore, mentre le folgori nere si ritiravano ed il Boide sotto di lui esalava il suo ultimo respiro, divenendo sempre più simile a quello del tizio su cui era appena piovuto come un'oscura punizione divina. Ma giusto un po più scombinato di quanto il suo doppione non fosse stato fino a qualche istante prima. Ed un pelo meno inespressivo.
    Dannato...idiota!
    Di nuovo il fiuto di Seth gli avrebbe indicato l'essere davanti a lui - quello ancora in vita - come l'unico, vero Boide...ma sebbene i modi e le parole - a partire dall'entrata in scena spettacolare - combaciassero di più con quelle il tappo che conosceva, il tutto sarebbe comunque risultato incredibile; perchè quel Boide era ferito.
    Metà del suo volto era ricoperto di sangue, dovuto probabilmente ad una ferita alla testa. Gli abiti che indossava erano così sporchi, malandati e strappati da risultare irriconoscibili, e sul fianco spiccava l'ombra rosso-violacea di un enorme livido. Ed aveva il fiatone.
    Seriamente non ti sei accorto di nulla?
    E mentre poneva la confusa ed irosa domanda al Luz si alzò in piedi, estraendo il braccio da quel cadavere così uguale a lui...il quale si scompose in una marea di pixel azzurrini, svanendo nel nulla.
    Ma l'istante successivo un'intera ondata di evanescenti poligoni si sprigionò dal punto in cui il falso B era scomparso, investendo in un nanosecondo tutta la strada e facendo svanire l'illusione. Il vicolo, i palazzi, il bar in cui s'erano incontrati o almeno ciò che ne restava...non cambiarono poi molto. Fu più che altro lo sfondo a mutare: non più una notturna, fin troppo silenziosa Mallet Town...ma una città in fiamme. Bagliori vermigli coloravano il cielo terso di nuvole, ed ovunque Seth tendesse l'orecchio sentiva urli, pianti e scoppi. Mallet Town...era caduta?

    Edited by boide12 - 22/3/2015, 23:54
     
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    Le forze del bene hanno cannato e andare tutti a farvi fottere.

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    Bah, alla fine per Seth attacchi del genere erano poco più che carezze: non c' era abbastanza sanità mentale perché si fermasse a pensare ai pezzi che perdeva o alla forza con cui lo sballottolavano in giro, le metà del suo corpo si erano gia fuse e rimesse in funzione, e solo un' ustione nerastra testimoniava che sul suo ventre una volta c' era stato uno squarcio. Per il resto si sentiva... meglio. Meglio di quando era ancora intero. Limitarsi a guarire era roba da principianti, il suo corpo ne stava approfittando per migliorare ció che lo aveva portato a ferirsi, e spinto dal bisogno di evitare altro dolore il luz lo sentiva alleggerirsi, il divario di rapidità tra lui e il nemico si riduceva ad ogni istante e la Scarica stava portando i suoi sensi a catturare lo spostamento di ogni granello di polvere, l' infrangersi dei vetri che ancora non avevano terminato la loro caduta...
    In quell' inferno di cemento e polvere si sarebbe aspettato l' ennesimo cataclisma tipo boh, una Lancia Splendente sul muso o qualche altro teatrino pirotecnico di quelli che piacevano tanto a B. E invece se ne stava lì, fermo. A Seth non passó neppure per la testa che forse stava giocando, lui vedeva semplicemente un' occasione in piú per attaccare. Un bel blocco sensoriale alla sua vista, avrebbe impedito ai suoi occhi stregati di registrare eventuali variazioni di energia o cazzi annessi ( Seth non ne capiva poi tanto, conosceva quella capacità e tanto bastava a mettere su una semplice distorsione ) facendolo apparire ancora fermo e intento a riprendersi. La vista umana non era un problema invece, con tutte le polveri e i detriti che riempivano l' area era gia un miracolo che Seth riuscisse a scorgerlo e solo perché lui vedeva al buio. Fletté le gambe per lanciarsi eeee...

    E uno ZWAAAAPPPP fendette i cieli, si abbatté sul suo carnefice, il tutto mentre il demone stava ancora lì a lanciarsi! Folgori nere falciarono la realtà attorno e dentro il corpo del dio, Seth sentí chiaramente la Sgualdrina eccitarsi di fronte la manifestazione di un potere suo figlio. Vaffanculo, VAFFANCULO! Quando l' Universo riuscì a cicatrizzare la violenza subita, Boide era lí. Sanguinante maundiononsanguina. Non pensava che un abominio fatto di fulmini potesse sanguinare. E chissenefregava.
    E quello? Era davvero Boide?
    In quel momento Seth aveva la mente deformata dalla battaglia, un incendio nel petto che gli chiedeva il sangue di qualcuno per potersi spegnere, una lama dimensionale impazzita al posto del braccio. E doveva sfogare tutto questo su qualcuno, doveva tirarlo fuori o sarebbe esploso. Insomma, lo avevano appena costretto a mettere su una combinazione coi controcazzi, che doveva buttarla via?
    La verità é che non c' era un motivo. Lo fece perché era sovraccarico, lo fece perché non capiva e capire non gli interessava, lo fece perché voleva farlo e la città in fiamme non aveva la minima importanza, in fondo. Nessun preavviso, solo il braccio nero che si allungó oltre la velocità del suono, per fare a B ció che B aveva fatto a B. E ok, doveva DAVVERO andare da un terapista!

    CITAZIONE
    Cheaseless: le abilità contano come tecniche Basse. Seth subisce danni bassi, appianati dalla sua rigenerazione.
    Usato The Smile sull' abilità oculare di B. Apparentemente, Seth non sta emanando le fluttuazioni energetiche che precedono un attacco.
    Usata la tecnica Deep Dive per portare a lv Critico la velocità del colpo. Seth sta ottenendo un' abilità di velocità adattandosi a star dietro alla copia, inoltre non so quanto il Deep Dive sia distinguibile dato che sta andando a fuoco. Il tutto é portato con la Widow in Black.
     
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16 replies since 20/1/2015, 22:26   383 views
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